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giovanni-miele-photographer · 9 months ago
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Corso di Portamento per Aspiranti Modelli
Breve panoramica sull’importanza del portamento nella moda. Nel dinamico e sempre più competitivo mondo della moda, la maestria nel portamento può veramente fare la differenza tra passare inosservati o brillare sotto i riflettori delle passerelle più prestigiose. Questa sottile arte, che va ben oltre la semplice capacità di camminare con grazia, incarna la quintessenza della presenza scenica di…
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pier-carlo-universe · 20 days ago
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Qual è e dove si trova la più antica università dell'Occidente?
L’Università di Bologna: un faro di cultura e sapere dal 1088.
L’Università di Bologna: un faro di cultura e sapere dal 1088. La più antica università dell’Occidente è l’Università di Bologna, fondata nel 1088. Questo prestigioso ateneo, situato nella città di Bologna, in Italia, è considerato il luogo di nascita del sistema universitario moderno. Con una storia che abbraccia oltre nove secoli, l’Università di Bologna continua a rappresentare un simbolo di…
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divulgatoriseriali · 1 year ago
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Cambiamenti nel Mercato del Lavoro: Preparare le Aziende al futuro
Il mondo del lavoro e delle imprese sta attualmente attraversando una serie di sfide significative. Tra queste, ci sono la digitalizzazione e l’automazione, l’inclusione e la diversità, la trasformazione dei modelli organizzativi e di business, la competizione globale, l’intelligenza artificiale, il benessere e dei cambiamenti al mercato del lavoro Inoltre, la pandemia ha portato ad un…
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3nding · 13 days ago
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Il 2025 iniziato da poco ci vede con almeno tre grandi incognite davanti che elencherò in ordine sparso:
Salute. La pandemia di Covid-19 (che non è ancora finita btw) ci ha mostrato quanto sia fragile un sistema sanitario già provato da anni di tagli e privatizzazioni. L'avvento di una nuova pandemia potrebbe essere la crepa in grado di far crollare la diga formata da un SSN e professionisti già allo stremo. Tutto questo senza contare le nuove sfide date dall'aumento di patologie dovute al peggioramento dello stile di vita/alimentazione + inquinamento + comparsa di virus/batteri esotici e/o resistenti ai medicinali. Come italiani ed europei assistiamo in questi mesi a una ripetizione di quanto già visto 4 anni fa, non una strategia corale dell'Unione ma un approccio egoistico su come prevenire e prepararsi. Magra consolazione: i passi avanti fatti dalla ricerca in questi anni promettono potenziali soluzioni più rapide rispetto al passato, chi e come potrà accedere a tali soluzioni sarà purtroppo la vera discriminante.
Cambiamenti climatici. Con buona pace di quanti ancora negano l'evidenza (a tal proposito si consiglia la lettura di "Ha sempre fatto caldo" di Giulio Betti) ci attendono anni di incertezza con eventi estremi e conseguenze sulla salute, sull'agricoltura e allevamento e sull'economia. Senza scomodare quanto accaduto in Romagna con quattro eventi alluvionali in meno di due anni o quanto sta avvenendo in California (il rogo di Los Angeles purtroppo sembra ben lontano dall'essere contenuto) e in altri stati USA dove attualmente scarseggiano uova (H5N1) e avocado (siccità e incendi), basta guardare i dati che certificano come il 2024 sia stato l'anno più caldo di sempre nonostante gli effetti della Niňa e l'aumento ESPONENZIALE della temperatura dei mari per sapere che siamo arrivati in una parte inesplorata e pericolosa della nostra esistenza come esseri umani. Se prima si ragionava su misure da intraprendere entro la fine del secolo (2100) attualmente sempre più climatologi sostengono che il sistema sia fuori controllo adesso: paradossalmente parte dell'inquinamento aiutava a mitigare il riscaldamento solare aumentando la formazione di nuvole e limitando l'irraggiamento solare, con le misure anti inquinamento degli ultimi decenni questa mitigazione è venuta meno. Molti si preoccupano dell'innalzamento del livello del mare o di una possibile fine della corrente del golfo con successivo crollo delle temperature in Europa. Queste cose molto probabilmente accadranno entrambe ma occorreranno decenni se non secoli per vederne pienamente gli effetti. Nel breve periodo quello che dovrebbe più preoccuparci e che invece è fuori dal discorso pubblico sono le condizioni estreme che porteranno a rendere difficile se non impossibile la vita in alcune parti del pianeta con conseguenti migrazioni e conflitti. E anche se è vero che siamo una specie in grado di adattarsi a molte condizioni (non tutti e non subito) tuttavia ciò che abbiamo perso di vista e che potrebbe portare alla nostra fine come società e come specie è altro: il collasso degli ecosistemi di cui facciano parte e attraverso i quali otteniamo il nostro sostentamento. In questo vorrei essere chiaro: non c'è al momento soluzione scientifica in grado di invertire il trend, i modelli più pessimistici parlano di +10 gradi centigradi entro le fine del secolo. Un pianeta inabitabile per la flora e la fauna attuali e quindi per noi. Anche ipotizzando supervulcani che erutta o quantità enormi di polveri in stratosfera, la via è tracciata. Così come una pentola non si raffredda immediatamente se si spegne la fiamma sotto di essa, così per inerzia il clima non smetterà di scaldarsi dovessimo all'improvviso terminare le nostre emissioni di gas attraverso combustibili fossili/incendi/allevamenti intensivi/scioglimento del permafrost. Ci abbiamo messo millenni per giungere a un certo grado di evoluzione per poi fotterci il futuro con le nostre mani in un secolo, bravi noi.
3) Questo punto è strettamente legato ai due precedenti. A livello geopolitico e politico assistiamo alla fine di quanto venuto fuori da due conflitti mondiali. Le istituzioni e le norme di cooperazione internazionali sono messe in discussione se non bellamente ignorate senza conseguenze da attori maggiori (USA, Russia, Cina) e minori (Israele, Sudan, Iran, Corea Nord, India etc.) in una nuova ottica che vede il conflitto e la prevaricazione come azioni viabili per gli interessi delle singole nazioni. Un futuro di guerra(e?) accarezzato e sostenuto da visioni politiche estreme sempre più correnti (o sarebbe meglio dire ricorrenti) in ogni Paese. È difficile trovare un senso in un mondo post ideologico a questa nuova spinta bellica se non in chiave di lotta per le risorse e la sopravvivenza nuovamente come nel punto 1 non del gruppo ma del singolo Stato così da potersi garantire degli anni finali più accettabili rispetto agli altri.
Se questa visione nel suo insieme può sembrare apocalittica, non bisogna lasciarsi distrarre dal fatto che non sia avvenuta per caso dall'oggi al domani, ma sia la conseguenza di decenni di scelte scellerate del gruppo e del singolo che hanno portato al declino che viviamo e vivremo.
Buon lunedì.
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massimogilardi · 1 year ago
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Purtroppo poche sono le opere di Filippo Albacini e l’Achille morente è Firmato e datato con una targa scolpita sul basamento, composta da un’iscrizione a lettere capitali che ci informa dell’autografia della statua: “FILIPPO ALBACINI FECE ROMA 1854”.
L’imponente scultura dell’Achille morente è la più importante dei rari manufatti di Albacini. La figura nuda sdraiata è contraddistinta da una vigorosa monumentalità neoclassica e da una compiutezza anatomica da non poter avere dubbi che lo scultore abbia avuto l’ispirazione osservando i modelli di Antonio Canova.
L’artista dopo la formazione nello studio paterno, essendo il figlio del più famoso scultore Carlo, illustre restauratore dei marmi della collezione Farnese, risentì molto dell’influenza di Antonio Canova, che appoggiò la sua nomina ad accademico di San Luca il 7 aprile 1811.
Questa scultura Filippo la iniziò negli anni ’90 del Settecento e rimase nel suo studio fino alla sua morte e oltre, sino al 1890, quando viene raccontata come non finita e forse sappiamo il perché. Esiste un’altra versione dell’Achille che è preservata a Chatsworth, e fu fatta per il duca del Devonshire nel 1823. Osservando la grande somiglianza tra le due trasposizioni dell’eroe è ipotizzabile che l’opera dell’Accademia di San Luca, sia stata tralasciata per via della grave anomalia del marmo presente sul volto del prode Achille. Quindi quella realizzata in precedenza per il nobile committente britannico vedeva impiegato un blocco di marmo senza imperfezioni e di conseguenza lo scultore era riuscito a completare l’opera.
Rimane il fatto che la scultura rappresenta al sommo livello l’ideale classico cercato dall’autore.
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klimt7 · 1 year ago
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Scrivere a mano comporta una maggiore connettività cerebrale rispetto a digitare i tasti su una tastiera, evidenziando la necessità di esporre gli studenti a un maggior numero di attività che prevedano la scrittura a mano. A rivelarlo uno studio dell'Università norvegese di Scienza e Tecnologia, pubblicato su Frontiers in Psychology.
Scrivere a mano a scuola è sempre più raro
Poichè i dispositivi digitali stanno sostituendo progressivamente carta e penna, prendere appunti a mano sta diventando sempre più raro nelle scuole e nelle università. L'uso della tastiera è consigliato perchè spesso è più veloce della scrittura a mano. Tuttavia, è stato riscontrato che quest'ultima migliora l'accuratezza dell'ortografia e il richiamo della memoria.
Sempre meno bambini usano il corsivo. Ma la scrittura è un'arte che si impara. La scrittura a mano stimola la connettività cerebrale.
Per scoprire se il processo di formazione delle lettere a mano comporta una maggiore connettività cerebrale, i ricercatori norvegesi hanno studiato le reti neurali sottostanti coinvolte in entrambe le modalità di scrittura. "Abbiamo dimostrato che quando si scrive a mano, i modelli di connettività cerebrale sono molto più elaborati rispetto a quando si scrive a macchina su una tastiera", ha dichiarato Audrey van der Meer, ricercatrice sul cervello presso l'Università norvegese di Scienza e Tecnologia e coautrice dello studio.
L'esperimento
"Questa connettività cerebrale diffusa è nota per essere cruciale per la formazione della memoria e per la codifica di nuove informazioni e, quindi, è benefica per l'apprendimento", ha continuato van der Meer. I ricercatori hanno raccolto i dati EEG di 36 studenti universitari ai quali è stato chiesto ripetutamente di scrivere o digitare una parola apparsa su uno schermo. Quando scrivevano, usavano una penna digitale per scrivere in corsivo direttamente su un touchscreen.
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Logopedia, i nativi digitali apprendono come i dislessici
Nel premere i tasti hanno usato un solo dito. Gli EEG ad alta densità, che misurano l'attività elettrica del cervello utilizzando 256 piccoli sensori cuciti in una rete e posizionati sulla testa, sono stati registrati per cinque secondi per ogni richiesta. La connettività di diverse regioni cerebrali è aumentata quando i partecipanti scrivevano a mano, ma non quando battevano a macchina.
"I nostri risultati suggeriscono che le informazioni visive e di movimento, ottenute attraverso movimenti della mano controllati con precisione nell'usare una penna, contribuiscono ampiamente ai modelli di connettività cerebrale che promuovono l'apprendimento", ha sottolineato van der Meer.
Il segreto? L 'attenzione nella formazione delle lettere.
Sebbene i partecipanti abbiano usato penne digitali per scrivere a mano, secondo i ricercatori, i risultati dovrebbero essere gli stessi quando si usa una vera penna su carta. "Abbiamo dimostrato che le differenze nell'attività cerebrale sono legate all'attenta formazione delle lettere quando si scrive a mano, facendo un uso maggiore dei sensi", ha spiegato van der Meer. Poichè è il movimento delle dita durante la formazione delle lettere a promuovere la connettività cerebrale, si prevede che la scrittura a mano abbia benefici simili a quelli della scrittura corsiva sull'apprendimento. Al contrario, il semplice movimento di premere ripetutamente un tasto con lo stesso dito è meno stimolante per il cervello."
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"Questo spiega anche perchè i bambini che hanno imparato a scrivere e leggere su una tavoletta possono avere varie difficoltà a distinguere tra lettere che sono immagini speculari l'una dell'altra, come la 'b' e la 'd': non hanno letteralmente provato con il loro corpo cosa si prova a produrre quelle lettere", ha spiegato van der Meer.
"I risultati - hanno dichiarato gli autori - dimostrano la necessità di dare agli studenti l'opportunità di usare le penne, piuttosto che farli scrivere a macchina durante le lezioni".
Le linee guida per garantire che gli studenti ricevano almeno un minimo di istruzione sulla scrittura a mano potrebbero essere un passo adeguato.
Per esempio, in molte aree degli Stati Uniti è stata reintrodotta l'educazione alla scrittura corsiva all'inizio dell'anno. Allo stesso tempo, è importante tenersi al passo con i progressi tecnologici in continuo sviluppo. Ciò include la consapevolezza di quale modo di scrivere offra maggiori vantaggi in quali circostanze.
"È dimostrato che gli studenti imparano di più e ricordano meglio quando prendono appunti scritti a mano, mentre l'uso di un computer con tastiera può essere più pratico quando si scrive un testo o un saggio lungo", ha concluso van der Meer.
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susieporta · 4 months ago
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PADRE E FIGLIA
Bert Hellinger, il fondatore delle costellazioni familiari, ha approfondito il ruolo e l’importanza delle dinamiche familiari nei suoi studi. Secondo Hellinger, il rapporto tra padre e figlia femmina è fondamentale per il benessere emotivo e psicologico della figlia e per il suo sviluppo armonioso.
Ecco alcune dinamiche del rapporto padre-figlia, riscontrate ed approfondite da Hellinger nei suoi studi:
1. Importanza del Padre: Hellinger sottolinea che il padre rappresenta il primo modello maschile per la figlia. Questo rapporto è cruciale per la sua autostima, il suo senso di sicurezza e la sua capacità di relazionarsi con altri uomini in futuro.
2. Ruolo del Padre: Il padre, secondo Hellinger, fornisce alla figlia un senso di protezione e supporto. La sua presenza affettuosa e riconoscente contribuisce alla formazione dell’identità femminile della figlia. Il padre che accetta e riconosce la figlia rafforza il suo senso di appartenenza e valore.
3. Equilibrio tra Genitori: Hellinger enfatizza che è essenziale che il padre rispetti la madre della figlia e viceversa. Questo rispetto reciproco crea un ambiente familiare equilibrato e stabile, fondamentale per il benessere della figlia. La figlia, vedendo l’armonia tra i genitori, interiorizza modelli positivi di relazione.
4. Effetti del Disordine: Quando ci sono conflitti tra padre e madre, o il padre è assente o distante, la figlia può soffrire di insicurezza, problemi di autostima e difficoltà nelle relazioni future. Hellinger ritiene che tali disordini interrompano il flusso di amore e sostegno necessario per lo sviluppo sano della figlia.
5. Amore e Rispetto: Secondo Hellinger, l’amore e il rispetto del padre verso la figlia non devono essere condizionati. La figlia dovrebbe sentirsi amata e rispettata per quello che è, senza la necessità di soddisfare aspettative particolari. Questo amore incondizionato è essenziale per la sua crescita e la sua fiducia in se stessa
Postura e Costellazioni Familiari Archetipiche
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eleonorabuffon · 2 years ago
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Come plasmare la cultura della formazione continua in azienda e trasformare la propria azienda in una vera e propria Learning Organization?
Secondo Peter Senge, docente MIT, per far evolvere la propria organizzazione su questa direttrice bisogna puntare su cinque discipline che devono lavorare in sinergia: ✅  padronanza personale ✅  pensiero sistemico ✅  modelli mentali ✅  costruzione di una visione condivisa ✅  apprendimento di team Leggi l’interessante articolo di Federica Bulega ▶️  https://www.gility.it/blog/hr-e-people/pmi-learning-organization?utm_source=linkedin&utm_medium=cpc&utm_campaign=engagement-blog&utm_content=learning-organization&hsa_acc=511425169&hsa_cam=636703573&hsa_grp=225983323&hsa_ad=245828443&hsa_net=linkedin&hsa_ver=3
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scienza-magia · 1 year ago
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Consultabile online il nuovo Siena Galaxy Atlas 2020
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Siena, un nuovo atlante con 380mila galassie, pubblicato online il Siena Galaxy Atlas 2020. È online il Siena Galaxy Atlas, un atlante dettagliato di quasi 400mila galassie, compilato utilizzando i dati dei telescopi NoirLab di Nsf e progettato per essere il principale atlante galattico digitale per le galassie grandi. Si tratta di un tesoro di informazioni, utili per lo studio di vari aspetti dell’universo, dalla formazione ed evoluzione delle galassie alla materia oscura e alle onde gravitazionali. Tutti i dettagli su ApJ.
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Ngc 520, una collisione di due galassie iniziata più di 300 milioni di anni fa, è in realtà composta da due galassie a disco che alla fine si fonderanno per formare un sistema più grande e massiccio. Ngc 520 fu scoperta da William Herschel nel 1784 ed è una delle galassie più grandi e luminose del Siena Galaxy Atlas. Crediti: Ctio/ NoirLab/ Doe/ Nsf/ Aura; J. Moustakas (Siena College); T.A. Rector (University of Alaska Anchorage/Nsf’s NoirLab) & M. Zamani (Nsf’s NoirLab) & D. de Martin (Nsf’s NoirLab) Gli astronomi cercano da tempo di mappare i cieli notturni, non solo per avere una visione il più possibile completa dell’universo in cui viviamo, ma anche per supportare ulteriori ricerche. I cataloghi di oggetti astronomici servono a molti scopi: possono aiutare gli scienziati a individuare modelli generali in una popolazione di oggetti, a scoprire nuovi fenomeni come ad esempio eventi astronomici transienti, e a identificare quelli che potrebbero essere i candidati migliori per osservazioni mirate. Tuttavia, queste risorse devono essere regolarmente aggiornate per tenere conto dei risultati ottenuti grazie ai continui miglioramenti tecnologici dei telescopi. Ora è stato pubblicato un nuovo atlante con informazioni dettagliate su oltre 380mila galassie con un livello di precisione mai raggiunto prima. Si chiama Siena Galaxy Atlas (Sga) ed è una raccolta di dati provenienti da tre survey completate tra il 2014 e il 2017, note come Desi Legacy Surveys, effettuate per identificare le galassie target per la survey del Dark Energy Spectroscopic Instrument (Desi). I dati sono stati raccolti presso l’Osservatorio interamericano di Cerro Tololo (Ctio) e l’Osservatorio nazionale di Kitt Peak (Kpno), entrambi programmi del NoirLab della National Science Foundation (Nsf), e presso lo Steward Observatory dell’Università dell’Arizona. Le Desi Legacy Surveys hanno utilizzato strumenti all’avanguardia sui telescopi gestiti da NoirLab: la Dark Energy Camera Legacy Survey (DeCaLS), effettuata utilizzando la Dark Energy Camera (DeCam) costruita dal Doe sul telescopio da 4 metri Víctor M. Blanco al Ctio in Cile; la Mayall z-band Legacy Survey (MzLS) con la fotocamera Mosaic3 sul telescopio da 4 metri Nicholas U. Mayall al Kpno; e la Beijing-Arizona Sky Survey (Bass) realizzata con la fotocamera 90Prime sul telescopio Bok da 2,3 metri, gestito dallo Steward Observatory e ospitato presso Kpno. I dati delle Desi Legacy Imaging Surveys, così come una copia dell’intero Siena Galaxy Atlas, vengono forniti alla comunità astronomica tramite la piattaforma scientifica Astro Data Lab e l’Astro Data Archive presso il Community Science and Data Center (Csdc) di NoirLab. Sga contiene anche dati aggiuntivi provenienti da una survey condotta dal satellite Wide-field Infrared Survey Explorer (Wise) della Nasa, rielaborati da Aaron Meisner, astronomo del NoirLab. Queste survey hanno catturato immagini nelle lunghezze d’onda ottiche e infrarosse per mappare un’area totale di 20mila gradi quadrati – quasi la metà del cielo notturno, rendendola tra le più grandi survey sulle galassie. Riunendo questa ricchezza di informazioni in un unico posto, Sga offre dati precisi sulla posizione, la forma e le dimensioni di centinaia di migliaia di grandi galassie relativamente vicine. Oltre all’enorme numero di oggetti registrati, i dati nella raccolta Sga raggiungono anche un nuovo livello di accuratezza ed è la prima risorsa di questo tipo a fornire dati sui profili di luce delle galassie.
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Mosaico ottico di 42 galassie del Siena Galaxy Atlas 2020 ordinate per diametro angolare crescente da sinistra in alto, a destra in basso. Le galassie vengono scelte casualmente da una distribuzione di probabilità uniforme nel diametro angolare. La barra bianca orizzontale nell’angolo inferiore sinistro di ciascun pannello rappresenta 1 minuto d’arco e i ritagli del mosaico vanno da 3,2 a 13,4 minuti d’arco. Questa figura illustra l’enorme gamma di tipologie, dimensioni, colori e profili di luminosità superficiale, struttura interna e ambienti delle galassie presenti nell’atlante. Crediti: Ctio/ NoirLab/ Doe/ Nsf/ Aura/ J. Moustakas «Le grandi galassie vicine sono importanti perché possiamo studiarle in modo più dettagliato di qualsiasi altra galassia nell’universo; sono i nostri vicini cosmici», osserva John Moustakas, professore di fisica al Siena College a capo del progetto Sga. «Non solo sono straordinariamente belle, ma contengono anche la chiave per comprendere come si formano e si evolvono le galassie, inclusa la nostra, la Via Lattea». Sga si basa su diversi cataloghi compilati nei secoli scorsi. L’iconico Catalogue des Nébuleuses et des Amas d’Étoiles (Catalogo delle nebulose e degli ammassi stellari), pubblicato nel 1774 dall’astronomo francese Charles Messier, fu una pietra miliare importante, così come lo fu il Nuovo Catalogo Generale delle Nebulose e degli Ammassi di Stelle (Ngc), pubblicato nel 1888 da John Louis Emil Dreyer. Più recentemente, nel 1991, gli astronomi hanno realizzato il Terzo Catalogo di Riferimento delle Galassie Luminose (Rc3). Negli ultimi due decenni sono stati pubblicati molti altri preziosi atlanti di galassie, ma la maggior parte di essi si basa sulle misurazioni su lastre fotografiche dell’Rc3, oppure mancano un numero significativo di galassie. Poiché Sga utilizza immagini digitali catturate con strumenti altamente sensibili, rappresenta un miglioramento sostanziale sia nella qualità che nella completezza dei dati. «Precedenti compilazioni di galassie erano afflitte da posizioni, dimensioni e forme errate delle galassie e contenevano anche voci che non erano galassie ma stelle o artefatti», spiega Arjun Dey, astronomo del NoirLab coinvolto nel progetto. «Sga ripulisce tutto questo per gran parte del cielo. Fornisce inoltre le migliori misurazioni della luminosità delle galassie, qualcosa che non avevamo mai avuto prima in modo affidabile per un campione di queste dimensioni».
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IC 4212 è una galassia spirale barrata situata nella costellazione della Vergine. Si trova vicino all’equatore celeste, il che significa che in alcuni periodi dell’anno è visibile almeno in parte da entrambi gli emisferi. Crediti: Ctio/ NoirLab/ Doe/ Nsf/ Aura; J. Moustakas (Siena College); T.A. Rector (University of Alaska Anchorage/Nsf’s NoirLab) & M. Zamani (Nsf’s NoirLab) & D. de Martin (Nsf’s NoirLab) Questa risorsa versatile guiderà il progresso in numerosi rami dell’astronomia e dell’astrofisica aiutando gli scienziati a trovare i migliori campioni di galassie per l’osservazione mirata. Ad esempio, Sga migliorerà la ricerca su come i modelli di formazione stellare variano nelle diverse galassie, sui processi fisici alla base della vasta gamma di morfologie che le galassie mostrano e su come la distribuzione delle galassie è correlata al modo in cui la materia oscura si diffonde nell’universo. Agendo come una mappa, Sga aiuterà anche gli astronomi a individuare le sorgenti di segnali transitori come le onde gravitazionali e a comprendere gli eventi che ne danno origine. «Sga diventerà il più importante atlante galattico digitale per le grandi galassie», afferma Dey. Tuttavia, sottolinea, Sga non è riservato solo ai ricercatori accademici, ma è liberamente consultabile online per chiunque desideri conoscere meglio il nostro angolo di universo. «Il rilascio pubblico di questi dati spettacolari contenuti nell’atlante avrà un impatto reale non solo sulla ricerca astronomica, ma anche sulla capacità del pubblico di visualizzare e identificare le galassie relativamente vicine», conclude Chris Davis, direttore del programma Nsf per NoirLab. «Gli astrofili più appassionati lo apprezzeranno particolarmente in quanto risorsa a cui rivolgersi per saperne di più su alcuni degli obiettivi celesti che osservano». Per saperne di più: Leggi su The Astrophysical Journal l’articolo “Siena Galaxy Atlas 2020” di John Moustakas, Dustin Lang, Arjun Dey, Stéphanie Juneau, Aaron Meisner, Adam D. Myers, Edward F. Schlafly, David J. Schlegel, Francisco Valdes, Benjamin A. Weaver, and Rongpu Zhou - Esplora il Siena Galaxy Atlas 2020 Read the full article
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levysoft · 2 years ago
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Nell’Oceano Indiano, appena a sud dello Sri Lanka, c’è un enorme “buco gravitazionale”, un’area che si estende per più di tre chilometri quadrati dove il livello del mare è di oltre 100 metri più basso della media globale.
Questa anomalia, conosciuta come Geoide Basso dell’Oceano Indiano (IOGL, dall’inglese Indian Ocean Geoid Low), ha lasciato a lungo perplessi i geologi, ma i ricercatori dell’Indian Institute of Science di Bengaluru, in India, hanno trovato una spiegazione plausibile alla sua formazione: a crearla sono stati dei pennacchi di magma provenienti dalle profondità del pianeta, molto simili a quelli che portano alla creazione dei vulcani.
Per simulare la sua origine, il team ha utilizzato modelli computerizzati per riportare l’orologio indietro di 140 milioni di anni, dettagliando quanto scoperto nelle simulazioni in uno studio recentemente pubblicato sulla rivista Geophysical Research Letters.
La Terra non è una sfera perfetta
Quando pensiamo alla forma del nostro pianeta, spesso immaginiamo una sfera uniforme o un ellissoide, cioè una sfera leggermente schiacciata ai poli. Tuttavia, il modello che meglio descrive il profilo della Terra è il geoide, che tiene conto delle irregolarità gravitazionali che determinano depressioni e protuberanze della superficie terrestre.
Queste irregolarità sono dovute al fatto che l’interno del pianeta non è omogeneo, ma presenta alcune aree più dense di altre. “Se immaginiamo di versare dell’acqua sulla superficie della Terra, il livello che assumerà è chiamato geoide, che viene controllato da queste differenze di densità nel materiale all’interno del pianeta, che attraggono la superficie in modi molti diversi a seconda di quanta massa c’è sotto” spiega Attreyee Ghosh, co-autrice dello studio e docente presso il Center for Earth Sciences dell’Indian Institute of Science.
Il “buco gravitazionale” dell’Oceano Indiano è il punto più basso del nostro geoide, dunque la sua più grande anomalia gravitazionale, scoperta nel 1948 dal geofisico olandese Felix Andries Vening Meinesz durante un’indagine gravitazionale in mare. “È di gran lunga il minimo più significativo del geoide e finora non si è arrivati a un consenso sulla sua origine” ha aggiunto la professoressa Ghosh, precisando come, in passato, diversi studi abbiano provato a spiegare il perché del fenomeno, senza però trovare spiegazioni convincenti.
Un antico oceano che non esiste più
Nel cercare l’origine di questa anomalia, i ricercatori dell’Indian Institute of Science hanno fatto ricorso a modelli numerici di “convezione del mantello”, un tipo di movimento dell’interno del mantello terrestre o dello strato intermedio in cui il materiale più caldo e leggero sale verso l’alto e quello più freddo e denso affonda a causa della gravità. I dati di movimento convettivo sono stato ottenuti da modelli di tomografia sismica, che utilizzano le onde dei terremoti per ottenere un’immagine tridimensionale dell’interno della Terra.
Dall’indagine è emerso che ad essere responsabili della bassa gravità di questa regione dell’Oceano Indiano sono “anomalie a bassa densità”, dunque la presenza di materiali più leggeri nel mantello superiore e medio al di sotto dell’IOGL. In particolare, hanno evidenziato gli studiosi, l’IOGL si trova in corrispondenza dei resti di un antico fondale oceanico, chiamato Titide, che più di 200 milioni di anni fa separava i supercontinenti Laurasia (che comprendeva quelli che oggi sono il Nord America, la Groenlandia, l’Europa e l’Asia, esclusa l’India) e Gondwana (che era formato dagli attuali Sudamerica, Africa, India, Medio Oriente, Antartide e Oceania).
Quando, l’India si è separata dalla Gondwana, migrando verso nord per poi scontrarsi con l’Asia, decine di milioni di anni fa, il fondale di Tetide è sprofondato nel mantello e potrebbe aver stimolato la formazione di pennacchi, avvicinando il materiale a bassa densità alla superficie terrestre.
Secondo i calcoli del team, l’IOGL si è formato circa 20 milioni di anni fa. E, ad oggi, è difficile dire se scomparirà o se si sposterà. “Dipende tutto da come si muovono queste anomalie di massa nella Terra – ha indicato Ghosh – . Potrebbe essere che persista per molto tempo. Ma potrebbe anche accadere che i movimenti della placca agiscano in modo tale da farla scomparire, tra qualche centinaio di milioni di anni nel futuro”.
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Diventare Modello
Capire il lavoro da modelli Diventare modello nel mondo del modelli è un universo variegato e dinamico, che offre opportunità diverse e sfide uniche. È importante comprendere che il successo in questo campo non si limita solo all’aspetto fisico, ma comprende anche la capacità di adattarsi a differenti stili e esigenze dei clienti, oltre che un forte senso di professionalità e dedizione. I…
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pier-carlo-universe · 26 days ago
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Fragilità e non autosufficienza negli over 65: l'approccio del Fasi
Un focus sull’importanza del sostegno agli anziani e sul modello di assistenza promosso dal Fasi.
Un focus sull’importanza del sostegno agli anziani e sul modello di assistenza promosso dal Fasi. Fragilità e non autosufficienza: un tema centrale per la società moderna Con l’aumento dell’aspettativa di vita, la fragilità e la non autosufficienza negli over 65 rappresentano una delle principali sfide per il sistema sanitario e sociale. Il Fasi (Fondo Assistenza Sanitaria Integrativa) ha…
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ictadmin · 2 years ago
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Perchè si forma muffa sui nuovi infissi in PVC?
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Avete cambiato da poco i serramenti di casa con nuovi modelli in PVC e avete notato la formazione di muffa e condensa? Si tratta di una spiacevole sorpresa ma non è un fenomeno così raro; scopriamo il perchè.
Muffa in casa: una spiacevole sorpresa
La muffa è un problema fastidioso, non solo è antiestetica ma si tratta di un elemento pericoloso che può provocare problemi alla salute, in particolare problemi respiratori.
Vedere all'improvviso condensa e muffa formarsi sulle pareti di casa dopo aver investito per nuovi serramenti in PVC più performanti è certamente avvilente, ma, come accennato, non è un fenomeno ne isolato, ne inspiegabile. Anzi, sappiate che le due cose sono strettamente collegate ed è bene attivarsi prima che la questione si aggravi ulteriormente.
Si tratta certamente di un apparente controsenso: l'installazione di nuovi serramenti avviene apposta per migliorare il comfort di casa e le prestazioni in termini di risparmio energetico e isolamento termico; quindi cosa causa questa situazione?
Relazione tra muffa e infissi in PVC
I serramenti in PVC di nuova generazione sono certamente molto più performanti di quelli dei nostri nonni, presenti nelle vecchie case. Le vecchie finestre producono spifferi in continuazione, per questo motivo si procede con la sostituzione degli infissi. I serramenti moderni sono talmente performanti che non lasciano passare più nemmeno uno spiffero d'aria, garantendo un perfetto isolamento, quasi come se fossimo in un'astronave o in un frigorifero.
Può sembrare un ottimo risultato, ma occorre effettuare una valutazione importante: questo tipo di isolamento non permette più all'umidità di sfogarsi verso l'esterno. Questa rimane intrappolata nella nostra abitazione e, a contatto con le superfici fredde, forma condensa e muffa.
Le porte e finestre dei nostri nonni, con tutti i loro spifferi, svolgevano una rudimentale funzione di deumidificatore, permettendo un isolamento, si scarso ma uniforme. In pratica, i vecchi infissi, anche se contribuivano ad alzare la vostra bolletta, evitavano la formazione di muffa e condensa.
Le cause dell'umidità in casa
Quindi è colpa dei serramenti in PVC? Ed esistono soluzioni in grado di rimediare a questa situazione?
La prima risposta è certamente no. Anche se i serramenti di nuova generazione rendono la nostra abitazione meno traspirante, le origini dell'umidità possono essere molteplici. E, a seconda del caso, esistono differenti soluzioni per smaltire questa umidità e godere sia del comfort di una casa ben isolata, che della salubrità di una priva di muffa.
Se nell'abitazione è presente un seminterrato, possiamo essere di fronte ad umidità di risalita. I cosiddetti ponti termici sono un altro punto debole: se è presente un davanzale passante realizzato in pietra o marmo, il freddo esterno può penetrare all'interno. Anche la normale vita di tutti i giorni, come l'utilizzo del bagno o della cucina o lo stendere i panni umidi all'interno, può farla aumentare.
In definitiva, però, una delle cause più comuni quando si verificano casi di umidità a seguito della sostituzione dei serramenti di casa e all'installazione di nuovi serramenti in PVC, questa è causata da una errata installazione.
La posa dei serramenti, quando non è effettuata a regola d'arte, soprattutto se va a sostituire altri infissi o è attuata in edifici particolarmente vecchi, può creare notevoli problemi e portare alla formazione di condensa e muffa. Anche se scegliete e acquistate il top di gamma degli infissi, prodotti di qualità e certificati, il vostro investimento potrà essere compromesso da una messa in opera frettolosa.
La posa a regola d'arte del serramento
Installatori meno avveduti possono ad esempio andare a ricoprire i vecchi telai in legno con lamiere in metallo, annullando l'effetto isolante dell'infisso.
Una installazione carente dal punto di vista della qualità crea dei punti della casa in cui la distribuzione di calore non è più uniforme. L'umidità tenderà a formare condensa nei punti più freddi della casa e questa condensa genererà la dannosa muffa. Questa apparirà sotto la finestra o lungo gli infissi, si spanderà non vista dietro ai mobili o nei vani dei termosifoni.
Raccomandiamo sempre, quando procedete all'installazione di serramenti in PVC di scegliere prodotti di qualità e professionisti esperti che procederanno a tutti gli studi del caso e potranno provvedere alla posa certificata. Posatori in possesso del patentino ufficiale ottenuto dopo aver conseguito corsi riconosciuti a livello Europeo.
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magliacal · 3 days ago
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Southampton in Rosso e Bianco: Come la Maglia Ha Forgiato l'Identità del Club
1. Introduzione
Il Southampton FC, conosciuto anche come "The Saints", non è solo un club calcistico che vanta una lunga e rispettata storia, ma anche un simbolo per la città di Southampton, il cui legame con il calcio affonda radici profonde. La maglia del Southampton, con i suoi colori distintivi rosso e bianco, è più di un semplice capo d’abbigliamento: è una vera e propria dichiarazione di identità e orgoglio. In questo articolo, esploreremo come la maglia del Southampton FC non solo rifletta la tradizione del club, ma anche come sia diventata un elemento fondamentale nella cultura calcistica e popolare, unendo il passato con le innovazioni moderne. Dalla sua evoluzione nel design, passando per il ruolo degli sponsor, fino al suo impatto sul tifoso e sulla comunità, la maglia racconta una storia di passione, innovazione e appartenenza. Scopriremo insieme come il rosso e bianco della maglia del Southampton siano più di un semplice simbolo sportivo: sono un legame visibile e tangibile tra il club e la sua città, in un viaggio che attraversa decenni di successi, difficoltà e cambiamenti.
2. Storia della Maglia del Southampton FC
Fondato nel 1885, il Southampton FC ha una lunga e prestigiosa storia che lo ha visto crescere da una piccola squadra di calcio locale a uno dei club più rispettati della Premier League. Conosciuti affettuosamente come "The Saints", i giocatori del Southampton sono sempre stati ammirati per il loro spirito di squadra e il loro impegno in campo, incarnando il vero significato di passione calcistica.
Il club ha avuto un impatto significativo nel calcio inglese, non solo per i suoi successi in competizioni nazionali, ma anche per il suo contributo alla formazione e allo sviluppo di talenti. La squadra ha forgiato una solida tradizione di promuovere giovani calciatori provenienti dalla sua accademia, dando vita a carriere illustri. Giocatori come Alan Shearer, Matt Le Tissier e Theo Walcott sono solo alcuni degli esempi di talenti che hanno iniziato la loro carriera con il Southampton, dimostrando l'importanza del club nell'ambito della crescita e sviluppo calcistico.
Nel corso degli anni, il Southampton ha conosciuto periodi di grande successo, con diverse promozioni e retrocessioni, ma ha sempre mantenuto una solida identità. La sua posizione geografica, situata nel sud dell'Inghilterra, gli ha permesso di costruire una base di tifosi fedeli, che rappresentano l’anima del club. La squadra ha un legame forte con la città di Southampton, tanto che ogni partita giocata allo St Mary's Stadium è un vero e proprio evento per la comunità locale.
La maglia del Southampton è sempre stata un elemento distintivo, tanto dentro quanto fuori dal campo, fungendo da simbolo di appartenenza per i tifosi e di orgoglio per i giocatori. Ogni stagione, la squadra porta avanti non solo il proprio spirito competitivo, ma anche la tradizione che si riflette in ogni aspetto, a partire dalla maglia indossata in campo.
3. Design e Aestetica
Il design della maglia Southampton FC è un elemento cruciale nella sua identità visiva, e la sua evoluzione nel corso degli anni ha riflesso i cambiamenti culturali, tecnologici e stilistici del calcio moderno. Storicamente, la maglia del Southampton è sempre stata caratterizzata dai suoi colori tradizionali rosso e bianco, che richiamano immediatamente la squadra e la sua città. Questi colori sono diventati un simbolo di appartenenza per i tifosi e un tratto distintivo del club, con il rosso che simboleggia l'energia e la passione, e il bianco che rappresenta la purezza e l'unità.
Nel corso degli anni, tuttavia, il design della maglia è stato soggetto a diverse reinterpretazioni, pur mantenendo sempre questi due colori predominanti. Le completini calcio sono passate da modelli più semplici a versioni sempre più moderne e stilizzate, includendo nuove tecnologie nei materiali e cambiamenti nei dettagli grafici. Un esempio significativo di questa evoluzione è l'introduzione di linee sottili o strisce diagonali, che hanno aggiunto dinamicità al design, mantenendo al contempo un legame con la tradizione visiva del club.
Uno degli aspetti più interessanti del design della maglia del Southampton è l'uso di dettagli distintivi, come il colletto, che spesso viene reinterpretato per riflettere le tendenze più attuali del momento. Il colletto a polo o a V, per esempio, è stato una scelta popolare negli anni ’90 e ha dato un tocco di classe e raffinatezza alla maglia. Altri elementi stilistici includono la posizione e la forma del logo del club, che è stato modificato nel tempo per adattarsi meglio al design complessivo della maglia, mantenendo però sempre un forte legame con la tradizione.
Oltre alla parte estetica, anche la funzionalità ha giocato un ruolo fondamentale nell'evoluzione del design della maglia. I materiali utilizzati nelle maglie del Southampton sono passati dai tradizionali cotoni a tessuti tecnici più leggeri e traspiranti, che favoriscono la performance degli atleti. Oggi, le maglie sono realizzate con fibre moderne che regolano la temperatura corporea e migliorano la comodità, rendendo l’esperienza di gioco più confortevole.
Il design della maglia non è solo una questione di estetica e funzionalità, ma anche un'espressione di ciò che il club rappresenta. Ogni nuova stagione porta con sé un'opportunità per i designer di reinterpretare il look del Southampton, pur mantenendo intatti i valori di tradizione e identità che sono al cuore del club.
4. La Maglia come Simbolo di Identità
La maglia del Southampton FC non è solo un pezzo di abbigliamento sportivo: è un emblema che racchiude l’essenza del club, della città e dei suoi tifosi. Ogni singola striscia di rosso e bianco racconta una storia di tradizione, orgoglio e passione. Questa maglia ha un’identità che trascende il campo da gioco, diventando un simbolo di appartenenza che unisce la comunità di Southampton in un legame visivo e culturale profondo.
Il legame tra il club e la città è testimoniato dalla continuità e dalla coerenza dei colori della maglia. Rosso e bianco sono i colori che rappresentano non solo la squadra, ma anche la città stessa, simbolizzando il cuore pulsante di Southampton. Questi colori sono stati scelti inizialmente come segno di forza, passione e determinazione, e sono rimasti invariati per gran parte della storia del club, diventando un marchio di fabbrica che i tifosi sono fieri di indossare.
La maglia del Southampton FC è anche un simbolo di resilienza. Ogni stagione, anche nei periodi più difficili, il club e i suoi tifosi indossano con orgoglio il kit della squadra come segno di speranza e impegno per il futuro. È la maglia che i calciatori indossano con fierezza, ma è anche quella che i tifosi portano con orgoglio sugli spalti e nelle strade della città. Ogni partita, ogni gol, ogni vittoria o sconfitta è vissuta insieme, come una comunità che si riconosce in questo simbolo.
La maglia non rappresenta solo il club calcistico, ma anche una cultura. La sua presenza in città e nel paese va oltre la semplice identità sportiva, diventando un segno di appartenenza e di riconoscimento. Tifare per il Southampton non significa solo supportare una squadra di calcio, ma far parte di un gruppo che si riconosce nei valori della lealtà, del coraggio e della determinazione. La maglia è un punto di incontro, un modo per i tifosi di manifestare il loro supporto, ma anche per condividere una storia collettiva.
Inoltre, la maglia è anche un oggetto di tradizione familiare per molti tifosi. Dai genitori ai figli, la maglia del Southampton passa di generazione in generazione, portando con sé un bagaglio di ricordi e di momenti vissuti insieme. Indossarla è un modo per ricordare i successi passati e per sperare in quelli futuri, creando un ciclo di continuità che rinsalda l’identità del club e della sua tifoseria.
In definitiva, la maglia del Southampton FC non è semplicemente un capo di abbigliamento, ma un autentico simbolo di identità che incarna la storia, la cultura e la passione del club. Ogni volta che un tifoso la indossa, non sta solo supportando la squadra: sta portando avanti una tradizione, un valore e un legame che definisce chi sono, sia dentro che fuori dal campo.
5. Il Ruolo degli Sponsor
Gli sponsor hanno da sempre svolto un ruolo cruciale nella storia del Southampton FC, non solo dal punto di vista economico, ma anche nell’influenzare l’estetica e l’identità della maglia della squadra. La presenza degli sponsor sulla maglia non è solo un aspetto commerciale, ma un simbolo di partnership strategiche che hanno accompagnato il club nelle sue sfide, sia sul campo che fuori.
Fin dai primi anni, il Southampton ha attratto sponsor che hanno contribuito al sostegno finanziario necessario per affrontare le sfide della competizione calcistica ad alti livelli. L’inclusione di loghi aziendali sulla maglia, che inizialmente era una novità, ha trasformato la maglia in una vetrina per i marchi. Con il passare degli anni, però, questa collaborazione si è evoluta, diventando un elemento più integrato nel design della maglia, tanto da influenzarne in parte l’aspetto e la percezione.
Ogni sponsor che ha scelto di associare il proprio marchio al Southampton FC ha avuto un impatto diretto sull’immagine del club. La scelta degli sponsor non è mai casuale: i marchi che si uniscono a un club calcistico come il Southampton cercano di associarsi a un’identità che rispecchi i loro valori e obiettivi aziendali. Alcuni sponsor, ad esempio, hanno cercato di enfatizzare l'innovazione e la modernità, mentre altri hanno puntato sull’affiliazione a una tradizione consolidata, legandosi così all'immagine storica del club.
Il logo dello sponsor è posizionato strategicamente sulla maglia, ma la sua influenza va ben oltre la semplice visibilità. Esso diventa parte integrante della narrazione visiva della maglia stessa, influenzando il modo in cui i tifosi percepiscono l’insieme dell’aspetto estetico della squadra. La collocazione dello sponsor, spesso sul petto o sulle maniche, è stata oggetto di discussione e adattamento negli anni, ed è un esempio di come la simbiosi tra sport e business abbia preso piede nel calcio moderno.
Nonostante alcune critiche da parte dei puristi, che sostengono che l’ingresso degli sponsor possa sminuire la tradizione delle maglie da calcio, è innegabile che questa relazione commerciale abbia permesso al Southampton FC di crescere economicamente e di competere a livello nazionale e internazionale. Gli sponsor non sono solo una fonte di reddito, ma anche partner strategici che, attraverso il loro supporto, consentono al club di investire in risorse per migliorare la qualità del gioco, delle infrastrutture e del marketing.
Inoltre, il ruolo degli sponsor ha portato anche all'introduzione di nuove tecnologie e materiali nelle maglie stesse. Sponsorizzazioni con marchi di abbigliamento sportivo, come Nike o Adidas, per esempio, hanno introdotto tessuti innovativi e performance migliorate, che hanno fatto evolvere il design delle maglie nel corso degli anni. La collaborazione tra club e sponsor, quindi, non solo ha avuto implicazioni economiche, ma ha anche contribuito a un'evoluzione tecnologica che ha reso le maglie più leggere, resistenti e comode per i giocatori.
In sintesi, il ruolo degli sponsor nella storia della maglia del Southampton FC è andato ben oltre l'aspetto economico. Essi sono diventati parte integrante della tradizione e dell'evoluzione del club, influenzando non solo le risorse finanziarie, ma anche l'aspetto visivo e il legame con i tifosi. La maglia, grazie agli sponsor, è diventata un simbolo di continuità e innovazione, mantenendo al contempo l’essenza storica del club.
6. La Maglia nel Contesto della Cultura Calcistica
La maglia del Southampton FC ha assunto, nel corso degli anni, un’importanza che va ben oltre il semplice ambito sportivo, diventando un elemento di rilevanza nella cultura calcistica globale. Questo capo d’abbigliamento ha rappresentato un punto di riferimento, non solo per i tifosi della squadra, ma anche per gli appassionati di calcio in generale, simbolizzando valori di orgoglio, tradizione e passione calcistica. La maglia del Southampton è un esempio lampante di come l’abbigliamento sportivo possa diventare un segno distintivo, capace di influenzare l'immagine culturale del calcio nel suo complesso.
Nel "concorso" della calcistica culturale, ovvero la competizione non ufficiale che si svolge tra i vari club per guadagnarsi un posto nell’immaginario collettivo come icona del calcio, la maglia del Southampton ha giocato un ruolo fondamentale. Non è solo il simbolo della squadra che scende in campo ogni domenica, ma un simbolo di appartenenza che fa parte di una narrazione molto più ampia che abbraccia la storia calcistica britannica.
L'evoluzione della maglia del Southampton FC ha visto un continuo adattamento alle tendenze del momento, ma al tempo stesso ha mantenuto un forte legame con le sue origini. L’introduzione di linee, modelli e colori distintivi è stata accompagnata da un messaggio di coerenza con il passato, facendo sì che la maglia sia diventata un elemento iconico del club. Ogni aggiornamento al design ha avuto un impatto significativo nella percezione del pubblico, non solo come una divisa da gioco, ma come un vero e proprio oggetto culturale che comunica lo spirito e la storia del club.
Il "concorso" calcistico culturale va oltre le vittorie in campo; riguarda il modo in cui un club riesce a legare il proprio marchio con i tifosi e con una comunità globale di appassionati di calcio. La maglia del Southampton è stata un veicolo per raccontare storie, esperienze e leggende, diventando così un portatore di significato anche al di fuori del contesto sportivo. L’uso dei colori tradizionali, il rosso e il bianco, che da sempre identificano la squadra, ha reso la maglia facilmente riconoscibile e ha creato un legame emotivo profondo tra il club e la sua tifoseria. Questo legame si estende ben oltre i confini di Southampton, rendendo la maglia un simbolo calcistico di riferimento.
La maglia, inoltre, ha anche assunto un’importanza nella cultura pop. Con l’evoluzione della moda calcistica, le maglie dei club sono diventate pezzi da collezione, indossate in contesti ben lontani dal campo da gioco. I fan le indossano come simboli di identità e appartenenza, ma anche come oggetti da sfoggiare nella vita di tutti i giorni. La maglia del Southampton, grazie alla sua estetica e alla sua storia, è stata in grado di inserirsi in questo contesto culturale, trovando un posto nell’immaginario di chi apprezza la cultura calcistica anche al di fuori del puro tifo sportivo.
Il club, e con esso la sua maglia, è diventato quindi un vero e proprio protagonista nel concorso culturale calcistico, riuscendo a raccogliere consensi e a mantenere un’identità ben definita nel panorama calcistico globale. Questa maglia non è solo un simbolo del Southampton, ma un pezzo di storia che ha contribuito a scrivere le pagine più significative della cultura calcistica.
In definitiva, la maglia del Southampton FC non è solo una divisa da calcio, ma un emblema che ha saputo conquistare un posto di rilievo nel concorso culturale calcistico. Un simbolo che, partendo dal campo, ha trovato la sua collocazione nell’immaginario di milioni di tifosi, diventando una parte integrante della cultura calcistica internazionale.
7. La Maglia del Southampton nella Pop-Cultura
La cultura pop a Southampton è da sempre stata un riflesso delle influenze globali, ma anche un’espressione unica della città e della sua comunità. La maglia del Southampton FC ha avuto un ruolo centrale in questo scenario, diventando un simbolo che si estende ben oltre lo sport e si inserisce perfettamente nelle dinamiche della cultura popolare. Questo fenomeno non riguarda solo i tifosi di calcio, ma abbraccia una più ampia platea che comprende appassionati di musica, moda e arte.
A partire dalla sua fondazione, la squadra ha acquisito una forte identità che ha permeato ogni aspetto della vita cittadina. I colori rosso e bianco, che caratterizzano la maglia, sono diventati simboli iconici che sono stati adottati non solo dai tifosi, ma anche dalla città stessa. Non è raro vedere persone che, pur non essendo tifosi sfegatati, scelgono di indossare la maglia del Southampton come un’espressione di appartenenza e orgoglio locale. Questo fenomeno dimostra come la maglia del club sia riuscita a entrare nella cultura pop, diventando un accessorio stilistico che ha un significato molto più profondo rispetto al semplice abbigliamento sportivo.
La cultura pop di Southampton è anche influenzata dalla musica, e il club ha sempre mantenuto un legame stretto con il panorama musicale. Concerti, eventi e iniziative artistiche hanno visto spesso la maglia del Southampton indossata da artisti e fan in contesti che esulano dallo stadio. Dalla scena musicale emergente alla musica rock e indie che ha caratterizzato la città, la maglia è diventata un simbolo di comunità, rappresentando un punto di riferimento per le generazioni di fan e appassionati.
Inoltre, il Southampton FC è stato protagonista in varie produzioni mediatiche, dai film alle serie TV, dove la maglia del club ha fatto spesso la sua comparsa, unendo il calcio alla narrazione popolare. Le immagini dei giocatori con indosso la maglia del Southampton sono diventate parte integrante del racconto visivo che riguarda la cultura calcistica e non solo, contribuendo a rendere il club un’icona della cultura pop non solo in Gran Bretagna, ma anche all’estero.
Anche la moda ha abbracciato la maglia del Southampton FC. I fan e gli appassionati di streetwear hanno fatto della maglia del club un pezzo di tendenza, spesso abbinandola a stili casual e moderni. La tradizione calcistica si fonde con il gusto estetico contemporaneo, dando vita a un mix che ha reso la maglia un elemento distintivo nelle vetrine di negozi di abbigliamento, nelle strade e persino nei social media, dove il look ispirato al calcio trova sempre più consensi tra le nuove generazioni.
Questa fusione tra calcio e cultura popolare si riflette anche nei numerosi eventi sociali e culturali che ruotano intorno alla squadra. I tifosi di ogni età si radunano per celebrare insieme la passione per il Southampton, spesso coinvolgendo anche aspetti artistici, musica e moda. Eventi che vanno oltre la partita e che mettono in evidenza l’importanza del club come punto di riferimento culturale, un simbolo che unisce e rappresenta la comunità di Southampton, ma che è anche un fenomeno che travalica i confini dello sport.
In sintesi, la maglia del Southampton FC non è solo un indumento sportivo, ma un elemento che ha permeato la cultura popolare della città e non solo. Rappresenta un simbolo di appartenenza che si è adattato ai tempi, diventando parte integrante della moda, della musica e dei media, e lasciando un’impronta indelebile nell’immaginario collettivo di chiunque si identifichi con il Southampton, anche al di fuori dei confini del calcio.
8. Innovazioni e Futuro della Maglia del Southampton
L'innovazione e lo sviluppo della Southampton Magistrates' Association (SMA) rappresentano un aspetto interessante e relativamente trascurato del legame tra la città di Southampton e il suo club calcistico. Sebbene la SMA sia un'organizzazione principalmente focalizzata sul supporto e la gestione del sistema giudiziario locale, il suo impegno nella comunità ha intersecato, in modo sorprendente, l'evoluzione culturale e sociale di Southampton, contribuendo anche alla promozione e alla valorizzazione di elementi chiave della storia del club, come la maglia del Southampton FC.
L'introduzione di iniziative innovative nell'ambito della SMA ha portato a un rafforzamento dei legami tra le istituzioni locali, la cittadinanza e il mondo dello sport. Il club di calcio ha svolto un ruolo fondamentale in questo contesto, fungendo da catalizzatore per progetti che non solo riguardano il sistema giudiziario, ma anche la promozione di valori fondamentali come il rispetto, l'integrazione e l'inclusività. L'influenza del Southampton FC è stata particolarmente evidente in eventi e programmi educativi supportati dalla SMA, dove la maglia del club, con il suo forte simbolismo, è diventata un emblema di unione e comunità.
Inoltre, la SMA ha lavorato per sviluppare nuove modalità di coinvolgimento dei cittadini, utilizzando la visibilità e il richiamo delle figure pubbliche legate al Southampton FC per attrarre attenzione e risorse. L’integrazione della maglia del club in tali iniziative ha permesso di creare una connessione emotiva tra la giustizia locale e i cittadini, contribuendo alla costruzione di una cultura che unisce sport, giustizia e cittadinanza attiva. Le partnership tra la SMA e il Southampton FC si sono tradotte in eventi di sensibilizzazione in cui le maglie del club sono state utilizzate come parte di campagne che promuovono la legalità e la responsabilità sociale.
Un aspetto innovativo in questa collaborazione è stato l'inserimento di programmi educativi che coinvolgevano i giovani, incentrati sul rispetto delle regole, sullo sport e sull'importanza di un comportamento etico. La maglia del Southampton FC, simbolo di un'istituzione storica e di valori solidi, ha fornito un potente strumento di comunicazione per le scuole locali e per le iniziative di riforma sociale promosse dalla SMA.
Oltre a questo, la SMA ha anche sfruttato il potenziale mediatico di eventi legati al club, come le partite e le celebrazioni dei successi del Southampton FC, per sensibilizzare il pubblico su temi come l'accesso alla giustizia, l'inclusività nel sistema legale e il supporto alla comunità. Attraverso questi eventi, l'associazione ha potuto raccogliere fondi e promuovere una visione di giustizia che non fosse solo retributiva, ma anche educativa e preventiva.
La maglia del Southampton FC, in questo contesto, non è solo un pezzo di abbigliamento sportivo, ma un veicolo di comunicazione che contribuisce a raccontare la storia di una città che non si limita a vincere sul campo da gioco, ma che mira a vincere anche nelle sfide sociali e culturali. La SMA, con il suo impegno, ha contribuito a mantenere viva questa connessione tra calcio, giustizia e cultura, dimostrando che lo sport, in tutte le sue forme, può essere un potente motore di cambiamento sociale.
In conclusione, l'innovazione della Southampton Magistrates' Association nell'integrare valori sportivi e legali ha avuto un impatto profondo sulla comunità, e la maglia del Southampton FC ha svolto un ruolo chiave in questo processo, diventando simbolo di speranza, inclusività e progresso per la città. Il lavoro sinergico tra il club e la SMA ha permesso di creare una rete di sostegno che va oltre il calcio, promuovendo valori di giustizia, educazione e comunità.
9. Conclusione
La maglia del Southampton FC, con il suo iconico rosso e bianco, è diventata molto più di un semplice indumento da gioco: è un simbolo che rappresenta l'identità, la storia e la cultura di una città e di una squadra che hanno attraversato decenni di successi, sfide e trasformazioni. Ogni striscia, ogni dettaglio della maglia non solo racconta la passione e l'impegno dei giocatori sul campo, ma anche l'incredibile legame che unisce i tifosi al loro club, creando una comunità che va oltre i confini dello sport.
L'interconnessione tra la maglia e la storia del Southampton FC evidenzia come, nel corso degli anni, il design, l'estetica e gli sponsor abbiano contribuito a plasmare l'immagine del club. La maglia non è solo un simbolo di appartenenza alla squadra, ma è diventata anche un elemento fondamentale nella cultura calcistica locale e nazionale. In particolare, l'evoluzione della maglia del Southampton ha avuto un impatto significativo, rafforzando l'identità del club e fungendo da ponte tra il calcio e la cultura pop, senza dimenticare il ruolo di veicolo di valori sociali e comunitari.
Il coinvolgimento della Southampton Magistrates' Association e il suo lavoro innovativo con il club, il calcio e la comunità hanno ulteriormente confermato il potere simbolico della maglia. Essa non è più solo un elemento visivo, ma un potente strumento di cambiamento sociale e culturale, che unisce sport e giustizia, tradizione e innovazione.
Nel panorama calcistico e sociale, la maglia del Southampton FC continua a essere un punto di riferimento, non solo come elemento di orgoglio per i tifosi, ma anche come emblema di una città che vive il calcio come parte integrante della sua storia e della sua cultura. Guardando al futuro, è probabile che il legame tra la maglia, il club e la comunità rimarrà una costante, evolvendosi per riflettere nuovi valori e nuove sfide, ma mantenendo sempre viva la tradizione che la rende unica.
In conclusione, la maglia del Southampton FC non è solo un oggetto da indossare, ma un pezzo di storia che rappresenta il cuore e l'anima di un club che continua a evolversi, ma che non dimentica mai le sue radici. Un simbolo che continua a segnare il passo e a ispirare ogni tifoso, giovane o adulto, nel mantenere viva la passione per il Southampton FC e la città che lo ha visto nascere e crescere.
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telodogratis · 3 days ago
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Ft, ByteDance stima 12 miliardi di spesa per l'IA nel 2025
Controllante TikTok punta a chip e formazione modelli all’estero  ​Read More  Controllante TikTok punta a chip e formazione modelli all’estero  RSS di Tecnologia – ANSA.it   
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mariammaher · 4 days ago
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Il governo egiziano annuncia 18 nuove opportunità di investimento nelle riserve di Fayoum e del Cairo per promuovere l'ecoturismo e proteggere l'affascinante natura egiziana
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Il Ministero dell'Ambiente è particolarmente interessato alle riserve naturali su diversi assi: la conservazione degli ecosistemi, la gestione sostenibile delle pittoresche riserve naturali, la conservazione delle specie di piante e animali in via di estinzione, lo sviluppo delle infrastrutture delle riserve e altri sforzi fatti per preservare e proteggere le riserve naturali. Sono stati preparati nuovi piani per la protezione e lo sviluppo di 6 importanti riserve, tra cui Wadi Degla, la Foresta Pietrificata, la Riserva di Wadi El Rayan, la Riserva di Qarun, la Riserva delle Isole Settentrionali e la Riserva di Wadi El Gemal, e sono stati preparati altri 4 piani per la gestione delle riserve naturali (Wadi El Gemal, Nabq, Siwa e El Omdim) in collaborazione con il progetto per integrare la conservazione di importanti biodiversità e lo sviluppo del settore turistico in Egitto.
Il governo egiziano e il Ministero del Turismo stanno lavorando per riattivare il sistema di permessi e biglietti elettronici nelle riserve in collaborazione con il progetto “Sharm Khadra” e per preparare un'applicazione professionale, “Eco Monitor”, in collaborazione con la Diving and Marine Activities Organization, per monitorare alcuni organismi marini a rischio. L'applicazione darà l'opportunità al settore subacqueo e agli operatori delle attività marine di partecipare agli sforzi per monitorare e proteggere la rara biodiversità marina in collaborazione con il progetto “Sharm Khadra”. Il team delle riserve naturali sarà formato sui più recenti metodi di gestione e terrà un corso di formazione senza precedenti in collaborazione con il progetto per integrare la conservazione della biodiversità con il turismo in Egitto.
Se volete godervi le bellezze naturali e l'eccezionale diversità ambientale, non dovete far altro che consultare i tour in Egitto per esplorare questo affascinante Paese. Troverete tutti i modelli di tour giornalieri che potete cercare solo con Tour di un giorno in Egitto, che è il più grande gruppo di tour giornalieri del Medio Oriente. Vi proporremo molti pacchetti turistici con pernottamento al Cairo che vi aiuteranno a vivere molte avventure durante la vostra vacanza in Egitto.
Sarete stupiti dalla bellezza di Ain Sokhna durante il viaggio notturno a El Ain Sokhna Red Sea dal Cairo, perché potrete vedere diverse creature marine rare nelle acque del Mar Rosso. Il Wadi El Hitan è una delle riserve naturali più belle del mondo, perciò abbiamo organizzato il tour di 2 giorni del campeggio Wadi El Hitan dal Cairo per farvi godere della bellezza di questo pittoresco luogo naturale. Potrete sperimentare la bellezza di Fayoum in un indimenticabile viaggio notturno dal Cairo, per godere di relax e tranquillità lontano dal rumore.
Dovete godervi la grandezza e la bellezza dell'antica Cairo con un tour del Cairo di una notte alle Piramidi di Giza, a Sakkara, al Vecchio Cairo, a una crociera sul Nilo e a Khan Khalili per conoscere i dettagli della storia dell'antica civiltà egiziana. Supponiamo che stiate pensando di fare un viaggio in Egitto. In questo caso, la prima cosa che vi verrà in mente è visitare le piramidi, Memphis e Saqqara, quindi vi offriamo un tour di una notte per visitare le incredibili piramidi in Egitto che vi porterà in un tour dettagliato dei siti archeologici più importanti.
Se avete dei giorni in più da trascorrere in Egitto, potete scegliere uno dei pacchetti di viaggio per l'Egitto per godervi ogni minuto del vostro soggiorno. Potrete vivere la più bella esperienza di viaggio con uno dei distinti tour di crociera sul Nilo in Egitto per godere di ogni dettaglio a Luxor e Assuan. Potrete anche vivere molte avventure e divertirvi con i tour Desert Safari in Egitto, per visitare i deserti più belli e famosi.
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